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Parliamo di quella che sembra essere la migliore per trovare collaboratori nel settore ristorazione.
Prima di tutto devi trasformare il tuo ristorante in una catena, e poi magari in una multinazionale, allora potrai fare un vero e nobile Recruting!!!
Il New Recruting (in italiano ricerca e assunzione personale, ma gli inglesismi ormai imperano) pone le sue basi su alcuni concetti:
– contratti di lavoro chiari,
– percorsi di professionale con affiancamento,
– possibilità di carriera (chi inizia come pizzaiolo o gelatiere sa che può diventare store manager, area manager e crescere insieme al brand. Cit).
Sui primi due punti c’è poco da dire, ogni azienda seria, a prescindere dalle sue dimensioni, assume con CCNL validi e fa necessariamente crescere i suoi collaboratori, se non fosse altro per l’esperienza che essi possono maturare semplicemente lavorando, senza contare che fare partecipare i propri collaboratori a corsi di formazione non è certo una prerogativa limitata dalla dimensioni aziendali.
Ma è sul terzo punto che mi voglio soffermare.

È vero, una piccola catena comunica sicuramente una maggiore sensazione di stabilità, così come una multinazionale o un’azienda di Stato (tipo Alitalia, a no, quella non c’è più ora c’è ITA, purtroppo di nome e di fatto, infatti se n’è Ita pure lei) ma non la certifica ne la garantisce.
Il piccolo ristorante, la piccola azienda a conduzione famigliare di contro sembrano sempre precarie, malgrado ne esistano di secolari.
In una catena puoi ambire a diventare store manager, che poi in italiano è direttore o magari responsabile di settore (ma gli inglesisismi ormai imperano)
Chiunque abbia un minimo di capacità critica, noterà la fuffa che c’è dietro questa narrativa.
È evidente che “uno su mille ce la fa” (rectius ce la potrebbe fare), per il semplice motivo che in un’azienda non possono diventare tutti direttori di sala, il posto è UNO, gli altri continueranno gioco forza a mantenere il ruolo per cui sono stati assunti, anche perché senza camerieri il direttore di sala non ha ragione di esistere.
Questo piacevole inganno è quello che spinge le persone a cercare lavoro nelle catene e a snobbare le piccole aziende.

Ma si sa, la narrativa è come un fiume, inizia come un ruscello e poi scavando piano piano il suo letto si ingrossa sempre di più, al punto da non essere più messa in discussione.

Oggi a fare manforte a questo piacevole inganno, ci sono le messe in atto dal Draghi, il quale sposando le dichiarazioni della BCE sta cercando di demolire le piccole per sostituirle con i grandi gruppi. E Landini si è accodato scodinzolando.

Il fine è sempre quello che dico da tempo: sostituire l’attuale modello socioeconomico, facendo leva su questi piacevoli inganni, passando cosi da un sistema frammentato, variopinto e meraviglioso unico nel suo genere perché identitario di quel Paese che resta la culla della civiltà occidentale, ad un sistema asettico, livellato verso il basso, in cui il mondo del lavoro sarà controllato da pochi, un nuovo sistema dove tutto è oligo, come l’acqua minerale.

P.s.:il sistema frammentato, variopinto e meraviglioso non è controllabile dai mercati finanziari.

Raniero Albanesi
Direttore Generale

 

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