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In morte di Paolino.
Domenica scorsa. Una prima vera domenica di sole, dopo un maggio e giugno davvero complicato.

Domenica. La giornata principe del riposo, dello , della possibile ricarica.
Domenica, la giornata di lavoro per il piccolo mondo che deve permettere ad altri di ottenere quanto scritto sopra.

Domenica, appunto il “settimo giorno della settimana, festivo, dedicato al riposo e al culto presso i popoli cristiani; il nome fu introdotto da Costantino in sostituzione di solis dies ‘giorno del sole”.

E mentre c’è chi finalmente la vuole assaporare nel suo splendore, esce di casa, prende l’auto, la moto, la bici, parte e lascia la città pieno di aspettative semplici, come trovare un posto dove si mangia e beve, possibilmente bene, magari con un panorama mozzafiato sulla infinita bellezza della nostra ……..arrivano i puntini di sospensione…….tra sole e panorama mozzafiato, alle 11,30 a Montefiascone, sulla mitica strada delle cantine, il sonnacchioso mattino viene interrotto da un rumore lugubre…una frana, terra scura vulcanica, scende e si insinua dentro un ristorante, come fosse liquida, spinge ovunque tra cucina e sala.

Oddio, ma Paolino dov’è?
Paolino è lì, sotto quella terra, soffocato, in quella che era la sua unica ragione di vita.

Un LAVORATORE, di quelli che si spaccano la schiena sempre e comunque.
Noi di MIO , ne abbiamo conosciuti tanti, ma tanti, tanti.
E sempre con il sorriso sulla bocca ad accogliere tutti quelli di cui sopra.

Paolino, uno di loro, uno di noi.
Paolino nella sua trincea, come tanti di noi, pensando ed immaginando ancora un futuro per la sua di trincea, da lasciare a chi lo avrebbe seguito.

Paolino, oggi lo vogliamo onorare per tutto quello che ha significato la vita per lui, la morte per lui. E per tutti noi.

Un martedì di febbraio scorso, se non ricordo male, eravamo a pranzo da lui, per confrontarci con , Raniero Albanesi e il sottoscritto, sulle attività del Mio .

Ristorante pieno, pieno di pranzi di lavoro, pieno dell’euforia contagiosa di Paolino. L’essenza vera dell’accoglienza.
Pieno della genuina CUCINA IDENTITARIA ITALIANA.
Pieno delle attenzioni del personale che è, nelle nostre piccole imprese, un tutt’uno con i proprietari.
Insieme nella trincea del lavoro, quindi della vita.

Poi arriva questa domenica…
Voglia di fare e di non mollare mai.
Ci sarà tempo per l’inchiesta, oggi volevamo significare che Paolino, è tutti noi.
Compresi i cattivi consiglieri, che in una nazione strangolata dalle complessità burocratiche, dai cavilli nella gestione della cosa pubblica e privata, poi generano tragedie…

Domenica scorsa, nella strada delle cantine dei vini, a Montefiascone, onore a Paolino.

Ferdinando Parisella

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