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Ciao mi chiamo Mirko Zuffi e poco più di tre anni fa abbiamo creato un’associazione di categoria che tutela il settore HoReCa.

Migliaia le persone conosciute, molte di loro associate, altre rimaste ad osservarci dall’esterno, molti di loro presi a criticare il nostro operato senza mai perder d’occhio il loro orticello.

Magari conosci la nostra realtà grazie ai social, alle Tv, alle Radio o alla carta stampata. Ma soprattutto al numero elevato di manifestazioni organizzate in “tutte le piazze d’Italia”. Ma non è per questo motivo che sto scrivendo.

Quello che cerco di spiegare parte da molto lontano, esattamente dalla previsione di febbraio 2020, posta all’attenzione dell’attuale Presidente MIO Italia. In breve ve ne farò un’altra.

Vi voglio parlare di un evento specifico, che accadrà nel nostro Paese nel prossimo futuro.

L’attuale crisi economica è sicuramente legata a quella del 2008, ma con una differenza determinante, quella passata era una “crisi di domanda” mentre quella attuale è una “crisi di offerta” che deriva dal violento arresto di tutto il comparto produttivo che va dall’agricoltura, passando per l’industria, l’artigianato ed il commercio che, avendo subito uno stop categorico durante il covid (tra l’altro ancora in atto) ha provocato l’arresto della ricerca e della trasformazione delle materie prime con la successiva impossibilità per le aziende di soddisfare le poche richieste del mercato in essere.

Un disastro economico preannunciato a causa dei Decreti del 2020-2021.

Ad oggi peggiorato a causa dell’inflazione e la in Ucraina che ha generato “aumenti incontrollati” dei prezzi del , basilare anche per la produzione di energia elettrica in tutta la zona . Una crisi energetica devastante che sta trascinando nel profondo degli abissi tutta la nostra Nazione.

Questo evento cambierà il nostro modo di vivere. Mi aspetto che quando questo uscirà allo scoperto, ci saranno pesanti rivolte e disagi in ogni angolo d’Italia, compresi arresti su scala senza precedenti. Quando nel 2020 avvisai i miei amici, i parenti, i colleghi in merito a questa crisi, soprattutto sulla sua pericolosità, la maggior parte di loro m’ignorava, nessuno mi prendeva sul serio e ci tengo a dire che le mie non sono mai “ricerche superficiali”, poiché tutt’ora, mi avvalgo di fonti molto attendibili ed investo tanto del mio tempo e del mio denaro per studiare determinati eventi, traendone le giuste conclusioni. Forse è questo che ha indispettito i miei ascoltatori, non riuscivano ad accettare l’enormità delle mie conclusioni perché non avevano –a portata di mano- altre fonti per comparare la mia tesi.

Ed eccoci qui, non sbagliai un colpo (purtroppo).

Siamo dunque arrivati alle porte della Stagflazione del 2021, dopo anni atroci, anch’essa prevista con largo anticipo e comunicata a chi di dovere -per portarla a conoscenza- di un’ampia platea, ma anch’essa sottovalutata dal pubblico ascoltatore.

Quello che scrivo, mi rendo conto che è controverso e magari può offendere molti di voi di ogni corrente politica o estrazione sociale, ma la realtà non l’hanno mai voluta ascoltare ed ho ricevuto anche numerosi messaggi di odio in merito. Insomma, sono convinto che mentre leggerai questo articolo dirai: “non è possibile che possa accadere davvero. Sei troppo negativo.” (ti invito allora ad andare a leggere gli altri miei articoli, così da poter confutare in prima persona quanto siano arrivate in anticipo, le nostre visioni)!!!

Rispetto ai sessanta milioni di italiani davvero in pochi mi hanno creduto da subito, nonostante le chiusure forzate, nonostante l’annullamento dei diritti, nonostante ci siamo piegati al siero sperimentale obbligatorio, alla perdita del lavoro e alla ghettizzazione da certificato (infame) verde, questo accadde davvero e non è un’opinione personale.

Due anni fa dissi che; “il capitalismo ed il commercio conosciuto fino ad allora sarebbe crollato”, e così è avvenuto. Abbiamo perso fatturato, dipendenti, abitudini, clienti, opportunità, gestione, programmazione, investimenti, beni materiali ed immateriali, costanza nel proseguire un obiettivo, rating bancario e così via un vero e proprio disastro. E nessuno continuava a credermi, quando dicevo che prima o poi il sistema sarebbe imploso su se stesso.

Questo evento ci porta ad oggi, perché la prossima fase di questa crisi, minaccerà il vostro stesso modo di vivere, cambierà tutto del tuo stile di vita: dove vai in vacanza, dove mandi i tuoi figli a scuola, dove fai la spesa, come proteggi la tua casa e la tua famiglia, dove esci con i tuoi amici, TUTTO. Puoi dirmi che sono un pazzo, già è accaduto, ma il mio intento non è quello di convincerti, né di spaventarti, sto solo mettendo in evidenza ciò che stiamo già vivendo, come accaduto in passato. I debiti non scompaiono e sappiamo anche che i salvataggi governativi hanno avuto nel tempo gravissime conseguenze nella nostra economica ed è proprio questo che sono andato a studiare.

Con gli anni, mi sono accorto che nel corso del tempo stavamo andando contro un muro.

Nei prossimi dodici mesi assisteremo ad un collasso del nostro sistema monetario nazionale, e sono molto preoccupato. Da molti anni il nostro governo prende cosi tanti soldi in prestito “ a breve termine” che a brevissimo non riusciremo più a permetterci nemmeno la restituzione degli interessi su quei prestiti. Considera questo dato dell’ISTAT (non mio) “anche se tutti gli italiani venissero tassati al 100% del loro reddito, non basterebbe per pareggiare il bilancio statale!”, saremo costretti quindi a prendere sempre denaro in prestito per mantenere “lo status quo”. Avete mai visto questo dato da altre parti? NO MAI, ve lo dico io. Ed esaminando il bilancio statale ci accorgiamo che per ogni perdita esempio MPS sono stati assorbiti dallo stato italiano, trilioni di di competenza del governo italiano, già profondamente indebitato. Semplicemente non possiamo neanche più permetterci il pagamento degli interessi sulle nostre obbligazioni. Viviamo sempre più nel debito. Secondo i numeri dell’Istat un default del debito italiano sarebbe inevitabile se non fosse per un’anomalia, che ci tiene in piedi tutt’ora, la capacità UNICA di stampare denaro, unico debitore al mondo che può stampare . Quindi l’Italia non può andare in bancarotta, poiché l’UE può stampare per pagare i suoi crediti esigibili, perché li stampa e perché lo sta facendo dal 2009.

Vedete, prima della noi potevamo tranquillamente pagare le importazioni in EURO, perché accettati in tutto il mondo per acquistare i beni nel mondo (senza produrre o esportare nulla) tutto quello che facevamo era prende soldi dalla BCE, ed è quello che abbiamo fatto. Oggi quindi il governo italiano deve più soldi (in relazioni al nostro PIL) di tutta la zona EU, siamo secondi solo alla Grecia. Questo prima della crisi legata a covid e . Tutto questo comportò la stampa di “trilioni” di nuovi euro serviti per pagare i debiti accumulati dai crediti inesigibili (hai capito bene crediti inesigibili!!!). I nostri creditori quando si accorgeranno si arrabbieranno molto, ma sta già accadendo. La Russia per prima vuole essere pagata in Rubli, il Messico non accetta più il cambio, come altri paesi d’America e la Cina stessa ha iniziato ad invertire quello che un tempo era considerato un ottimo scambio commerciale. Sono folle? Credo di esprimere ciò che sta accadendo.

Il pesante clima dovuto dalla globalizzazione porta in casa nostra tutti i problemi delle altre Nazioni e viceversa. Prendiamo ora le sanzioni fatte alla Russia, assurde! Mosca è stata tolta dal sistema SWIFT globale con un colpo, nel tentativo di annientare la sua forza economica. Come ci troviamo oggi? Che proprio l’attore principale, ossia l’euro, è il più danneggiato. Il dollaro vivrà del rafforzamento delle sanzioni per ovvi motivi, l’Euro sarà il più penalizzato (perché fa parte di una zona geopolitica di secondo livello) tra lo scontro in atto, tra “America” e Russia nell’area giallo-blu. L’euro inoltre era stato accumulato come valuta proprio come riserva di da Russia e Cina, dunque la nostra moneta può essere penalizzata perché il suo raggio d’azione si ristringe e diventa una valuta esposta alle brusche fluttuazioni del tasso di cambio.

Aggiungiamo che l’euro ha già perso valore ed ecco li la miscela perfetta dell’inflazione e l’aumento di petrolio, , materie prime in genere. Tutto ciò che stiamo VIVENDO ORA! Se l’euro non verrà più accettato da Russia e Cina i prezzi aumenteranno senza tregua e non sono io a dirlo, anche qui è la REALTA’. I viaggi in aereo diventeranno più costosi, i tram, la metro, i pullman costeranno di più, come del resto frutta e verdura e tutti i beni di prima necessità trasportati su ruota. Insomma TUTTO diventerà molto più caro. Ricorda affinché i prezzi salgano alle stelle significa che gli altri paesi preferiscono pagamenti in qualcosa di diverso da dollaro e euro.

Russia e Cina già hanno un nuovo sistema chiamato CIPS! Sviluppato nel 2015 dalla Cina.

La maggior parte degli italiani NON HANNO LA PIU’ PALLIDA IDEA di quali siano le conseguenze delle recenti sanzioni alla Russia e della mancata accettazione di Euro per le importazioni di materie prime. Succederanno cose già viste, come ad esempio accaduto alla Gran Bretagna negli anni ’70 quando la sterlina britannica fu la “valuta di riserva” per la maggior parte del mondo per quasi 200 anni. Ha continuato fino a dopo la seconda guerra mondiale, quando l’America sostenne l’economia britannica con gli aiuti esteri del Piano Marshall. Miliardi di dollari piovvero in quel contesto. Nel 1967 svalutarono la valuta britannica convinti di riuscire ad agevolare le persone in realtà resero più povero il paese stesso, inaugurando il peggiore periodo storico di quelle zone, ricordiamo “l’inverno del malcontento” dove vennero bloccati i salari (fine anni ’70). Scioperi ovunque! L’inflazione salì in un anno al 29%. Le aziende erano limitate ad utilizzare elettricità solo per tre giorni e le compagnie televisive dovevano cessare le attività alle 22:30. Era diventato il malato d’Europa.

Qui accadrà qualcosa di simile, perché è già in corso. Basta vedere i prezzi a rialzo delle materie prime dal 2020, i tassi d’interessi che crescono al 8-10.15% i prezzi degli immobili crolleranno e nessuna banca vorrà fare prestiti.

Ci troviamo nella tempesta perfetta, questo è solo l’inizio dell’IPERINFLAZIONE, una crisi peggiore di quella del 2008!

Mirko Zuffi
Vicepresidente MIO Italia

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